Rapide e lente amnesie

Rapide e lente amnesie

Beckett assurdo? Beckett criptico e incomprensibile? Forse solo perché molte sue opere per il teatro, la radio, la televisione e il cinema sono sconosciute ai più. Da questa considerazione nasce ROCKABECKETT: Rapide e lente amnesie (Milano, Cinema Gnomo, dal 14 al 23 novembre 2006), probabilmente la più esaustiva retrospettiva beckettiana mai proposta in Italia: un cartellone di proiezioni – quasi settanta lavori in video riportati su supporto digitale per l’occasione – che di Beckett non aduna solo i film cinematografici e teatrali e ancora radiofonici, ma – articolata in sottocapitoli – fotografa tutti i campi dell’attività artistica toccati dalla genialità dello scrittore.Ma in programma non c’è solo un Beckett diretto da Beckett o dai suoi più fidati collaboratori (Walter Asmus, Alan Schneider, Antoni Libera, Anthony Page) e attori (Jack McGowran, Billie Whitelaw, Martin Held, Klaus Herm) o la serie creata nel 2001 da Channel4 Beckett on Film (per la prima volta vista a Milano integralmente); ci sono anche i tanti Beckett “italiani” che si allungano da epoche pionieristiche (tardi anni sessanta con lo storico Krapp di Glauco Mauri) fino ai giorni nostri, letteralmente: riprese di spettacoli confezionati in giro per la penisola in questo 2006.

Tra le prime assolute si segnalano: il Trittico Beckettiano (Atto senza parole INon IoL’ultimo nastro di Krapp) per la regia di Giancarlo Cauteruccio; i Cent’anni in una notte: Beckett a Palazzo Altemps. Cronaca della notte bianca dedicata a Samuel Beckett ideata da Giancarlo Sepe; e l’opera di Morton Feldman. Neither by Samuel Beckett regia Studio Azzurro (presentata all’opera di Stoccarda nel 2005).

Inoltre, per l’occasione è stato girato con la collaborazione dello Studio Azzurro un clip d’apertura della retrospettiva dal titolo Dì Sam che aduna tutti i ritratti beckettiani di Tullio Pericoli.

Infine, nella hall del Cinema Gnomo saranno esposte circa cinquanta riproduzioni dai set beckettiani.