
L’occhio palindromico in “Film”
Per Beckett la filosofia «è il negozio da rigattiere che gli fornisce alcuni pezzi per i suoi meccanismi narrativi: in essi la filosofia svela le proprie nascoste follie, scopre la propria miseria». È da questo «negozio da rigattiere» che spunta anche un’opera come Film; opera in cui è possibile isolare una caratteristica sommersa dell’occhio beckettiano: la proprietà “palindromica”.
Per gentile concessione dell’autore e dell’editore è ora disponibile, nella sezione materiali, un estratto dal saggio di Luigi Ferri Filosofia della visione e l’occhio palindromico in Film di Samuel Beckett pubblicato nel volume a cura di Anna Dolfi “Il racconto e il romanzo filosofico nella modernità” (Firenze University Press, 2013).
Nell’immagine: statuetta di orante, Iraq, 2.700 a.C.