Cosa leggeva Sam

Cosa leggeva Sam

Il sito Open Culture ha stilato una lista di alcune letture compiute da Samuel Beckett basandosi sui commenti lasciati dallo scrittore nelle lettere scritte tra il 1941 e il 1956.

Alcune titoli e alcuni commenti non sorprendono, come nel caso de Il castello, forse il più beckettiano dei romanzi di Kafka. Non a caso Beckett avrebbe così chiosato quella lettura: «Mi sentivo a casa [tra quelle pagine, ndr], fin troppo… Forse per questo motivo non sono riuscito ad andare avanti nella lettura.». Così come chi conosce Beckett sa quanto lo scrittore amasse il romanzo Effi Briest di Theodor Fontane, per il quale scrive infatti «L’ho letto per la quarta volta l’altro giorno e ho pianto le stesse lacrime negli stessi punti.»

Potrebbe invece sorprendere l’elogio senza mezzi termini per un autore assai distante da Beckett come J.D. Salinger. Per Il giovane Holden dirà «Mi è piaciuto davvero tantissimo, forse il libro più bello che ho letto negli ultimi tempi.»

Non mancano i commenti velenosi. A proposito di Zanzare di William Faulkner scrive «C’è una prefazione di Queneau che farebbe vomitare un’ostrica.»