
Il mondo della Trilogia
Dopo Beckett, Bion, Murphy, Watt e gli altri, Stefania Resta, psicologa e psicoterapeuta, prosegue la sua riflessione in chiave antropoanalitica dell’opera dell’autore irlandese.
Il nuovo articolo – Il mondo della Trilogia di Samuel Beckett, appena pubblicato nella sezione Materiali – indaga Molloy, Malone muore e L’Innominabile, i romanzi del ‘periodo nero’ di Beckett: tre universi relazionali al cui centro si trovano temi cari a Ludwig Binswanger e Diego Napolitani: la relazione con l’esistenza, la coscienza, la ricerca di un mondo in cui poter abitare. Tre opere profondamente intime il cui filo conduttore riguarda il travaglio della nascita tra desiderio e impossibilità, tra poter-essere e dover-essere, tra destino e progetto. Anime in lotta, prigioniere di sé ed in sé, lacerate e violente che, nonostante tali circostanze, intessono tra genealogia e trascendenza un discorso sul loro Dasein.
Nell’immagine: Cooldrinagh, la dimora natale di Samuel Beckett (Foxrock, Dublino).